Ormai come abbiamo assodato già da tempo, il modo migliore che hai per ottenere contatti qualificati dalle tue campagne AdWords, ma in generale da qualsiasi altra fonte di traffico a pagamento e non, la maggior parte delle volte è creare delle apposite landing pages nelle quali sia condensato il succo della tua offerta, o comunque sia specificato molto bene quello che vuoi che faccia l’utente per ottenere un qualcosa.

landing-page-corta-lunga

In questo articolo non mi voglio dilungare sulla stesura della landing page e sulle best practices che la sua realizzazione richiede, ne ho già parlato ampiamente più volte e magari un discorso più approfondito in tal senso sarà oggetto di un prossimo post, ma voglio concentrarmi su un aspetto particolare di queste pagine, la loro lunghezza.

Nella mia attività di consulente mi occupo spesso di gestire campagne AdWords per una larga varietà di clientela ed ho sempre fatto uso di landing pages di diversa natura, con risultati spesso anche molto discordanti fra loro.

Proprio alcuni giorni fa, durante un interessantissimo intervento di Gianpaolo Lorusso su AdWords e landing page nel corso della seconda Settimana delle Formazione per il 2014 della GT Idea, è venuto fuori un argomento di cui si è sempre fatto e si fa ancora oggi un gran parlare; la landing page deve essere corta o lunga?

Come dicevo prima, le pagine che utilizzo io sono molto diverse fra loro e ognuna fa storia a se, le variabili che entrano in gioco sono moltissime, dal settore trattato, al periodo, al budget investito, ecc.., c’è però una caratteristica che riscontro sempre più spesso e che riguarda il 90% di queste pagine, ovvero la consistente differenza di Cpc fra una landing page corta e una lunga.

Sicuramente non è mio costume fare di tutta l’erba un fascio, ma quando si parla di costi per click noto sempre una differenza sostanziale fra questi 2 diversi modelli di pagine, il che mi fa supporre che la politica di Google sia sempre più spesso rivolta a premiare le pagine con più contenuto anche quando si parla di SEM e non solo di SEO.

Quindi non sto in questo momento analizzando il fattore di conversioni ne di informazioni da dare lato utente, ma sto proprio parlando di costi vivi che queste 2 landing mi comportano, cosa che mi induce a generalizzare il pensiero, pratica che in genere non tendo a fare.

E’ chiaro che Google non apprezza molto le landing travestite da squeeze page, dove ci sono 3 righe di testo a numero e nessuna informazione per l’utente, anzi queste stesse pagine sarebbero vietate proprio dal regolamento dello stesso Google, così come non gradisce molto le landing “stand alone”, ovvero quelle pagine che non sono legate ad un vero e proprio sito, ma ciò spesso rimane solo una teoria in quanto non mancano le eccezioni che confermano il contrario.

Infatti fra gli esempi lampanti di cosa non si potrebbe fare, sopra di tutti troviamo Groupon, che sfoggia le sue belle squeeze page associate a campagne AdWords totalmente indisturbato, ma lasciamo stare questo è un altro discorso, su Google si sa si va per privilegi spesso e quando sei un’azienda che spende milioni di dollari puoi fare praticamente tutto.

Se provo a fare una pagina del genere io e la metto su AdWords bene che vada mi chiudono l’account per sempre, ad ogni modo parlo di landing corte con testo molto condensato ma non squeeze, insomma pagine che mirano ad ottenere una conversione, che sia un preventivo, una richiesta di approfondimento, uno sconto e così via.

Ci sono pagine ed attività che si prestano meglio ad essere “ridotte” dal punto di vista delle informazioni, altre che necessitano di una spiegazione un po’ più lunga per poter portare il cliente a compiere l’azione desiderata, ma indipendentemente da tutti i fattori possibili, provando a testare le stesse pagine una in versione corta ed una lunga i costi per click subiscono sempre un cambiamento molto consistente.

Qui nasce il problema perché, con landing corte in genere ho tassi di conversione più alti a prezzi maggiori per click, mentre con landing lunghe mi si riduce il costo per click ma si abbassa anche in maniera importante il tasso di conversione.

Ovviamente tutto ciò è legato alla mia esperienza personale e per questo motivo mi piacerebbe sapere chi di voi ha riscontrato questo dato sulle sue campagne e landing pages, avete avuto modo di testare questa cosa?

 

 

Pubblicato da Paolo

Sono un Consulente di Web Marketing prima di tutto per grande passione del settore.Mi sono avvicinato a questo "mondo" alcuni anni fa per puro caso e mi ha affascinato talmente tanto che ho voluto approfondire sempre più l' argomento tanto che, ho deciso, dalla fine del 2009, di far diventare questa mia passione una professione.Mi occupo principalmente di servizi per Acquisizione Clienti on line per conto di Aziende e Professionisti che vogliono trovare nuovi clienti sfruttando al meglio le potenzialità della rete e aiutandoli a capire quanto sia importante per chi intende promuoversi su Internet il concetto di "su misura".

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