Come da alcune settimane a questa parte, gli eventi di Supersummit mi danno sempre ottimi spunti per approfondire argomenti che sono spesso poco chiari e mal interpretati specie da chi è alle prese con una strategia di marketing online per la prima volta, ad esempio il termine Remarketing.

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Sicuramente chiunque si è trovato a dover affrontare un campagna Ppc, in particolare su Google AdWords, si è trovato a doversi confrontare con questa particolare terminologia, molto singolare e che lascia però aperte diverse interpretazioni.

Se ti è già capitato di cercare delle spiegazioni riguardo a questa metodologia, sicuramente avrai notato che parecchie delle informazioni sono in inglese e in italiano c’è ben poco e se devo proprio dirla tutta, quello che si trova in italiano non è sempre così corretto come dovrebbe.

Il risultato è che, cercando di chiarirti le idee su una campagna Google AdWords Remarketing, adesso sei confuso ancora di più, vediamo quindi ditogliere il velo una volta per tutte e capire bene di cosa stiamo parlando.

Nel mio lavoro da consulente AdWords, ho iniziato ad utilizzare fin da subito questa tecnica, in quanto l’ho ritenuto un approccio molto interessante e proficuo, infatti così si è effettivamente rivelato ben presto ed oggi difficilmente imposto una campagna Google AdWords senza aver implementato anche il Remarketing.

Questo perché, per il semplice motivo che oggi gli utenti online sono molto più distratti di un tempo, il ciclo di vendita si è molto allargato rispetto a prima, la concorrenza dilaga, ogni giorno c’è un nuovo sito che vende ciò che vendi tu, si tende sempre di più ad informarsi molto bene prima di decidere un acquisto, ecc..

Tutto ciò causa una certa dispersione e lo scopo del Remarketing è infatti proprio quello di raggiungere di nuovo gli utenti che sono passati dal tuo sito, quindi visitandolo e mostrando conseguentemente un interesse di base, anche se questo poi non si è concluso in una vendita.

Quindi il Remarketing serve essenzialmente a richiamare l’attenzione del cliente potenziale verso il tuo sito e in qualche modo riprendere il contatto con lui, facendogli ricordare l’interesse che ha avuto per quello che proponi.

Questa è una tecnica di marketing molto potente, che viene utilizzata sempre più spesso anche da altre piattaforme, basti pensare ad Ad Roll su Facebook, ho fatto l’esempio di Google AdWords perché più comunemente usato, almeno fino a questo momento.

 

Si ma il Remarketing in pratica come funziona?

Lo scopo del remarketing è chiaro, nella pura applicazione pratica lo è ancora di più, infatti è molto semplice definire e scoprire una campagna di remarketing, dato che ti capita più o meno tutti i giorni di vederne qualcuna, anche se magari non capisci bene cos’è in un primo momento.

Mettiti a pensare alla volta più recente in cui hai visitato un sito, magari non hai acquistato niente, ma durante la tua navigazione hai come avuto l’impressione di essere “seguito” da quel prodotto, servizio, offerta vista precedentemente, ecco quello è il remarketing.

La tua infatti non è una semplice impressione, infatti tu sei seguito veramente da banner pubblicitari che ti ricordano, come dicevamo prima, di aver mostrato interesse per quel prodotto o servizio poco fa.

Ora, la durata delle visualizzazioni dipende dalle impostazioni di chi l’ha creata, io consiglio ai miei clienti di non esagerare con le stesse per non cadere in una specie di “stalkeraggio” che potrebbe avere l’effetto opposto, cioè far decidere di abbandonare definitivamente all’utente l’idea di tornare da te perché infastidito.

Dipende tutto poi dal tuo tipo di prodotto, servizio, dal tipo di proposta, dalla stagionalità della stessa e da tante altre variabili, in ogni caso è buona norma evitare di bombardare i tuoi utenti con 900 passaggi al giorno per un anno, onde evitare di “stracciargli i maroni” all’inverosimile.

 

Una campagna di remarketing tecnicamente come si imposta?

Impostare una campagna di remarketing su Google AdWords è semplicissimo, ti serve solo prendere una stringa di codice che ti verrà fornita nella sezione appropriata ed incollarla sulla o sulle pagine del tuo sito che ti interessano, tutto qua.

Il resto lo farà il sistema stesso, in quanto, ogni volta che l’utente approderà su queste pagine verrà “marcato” con un cookie ed inserito subito nell’apposita lista da te precedentemente creata e che terrà traccia di tutti i passaggi successivi, in questo modo il contenuto di quella pagina sarà riproposto in forma di banner sui siti successivi che l’utente visiterà.

Insomma il mio consiglio spassionato, in caso di pubblicità su Google AdWords (ma buona norma anche su Facebook), è di creare una campagna apposita di remarketing fin da subito, perché semplice, veloce e soprattutto perché darà una grande spinta al tuo business online, permettendoti di massimizzare i ritorni sull’investimento in maniere piuttosto consistente.

Provare per credere 🙂

 

 

Pubblicato da Paolo

Sono un Consulente di Web Marketing prima di tutto per grande passione del settore.Mi sono avvicinato a questo "mondo" alcuni anni fa per puro caso e mi ha affascinato talmente tanto che ho voluto approfondire sempre più l' argomento tanto che, ho deciso, dalla fine del 2009, di far diventare questa mia passione una professione.Mi occupo principalmente di servizi per Acquisizione Clienti on line per conto di Aziende e Professionisti che vogliono trovare nuovi clienti sfruttando al meglio le potenzialità della rete e aiutandoli a capire quanto sia importante per chi intende promuoversi su Internet il concetto di "su misura".

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